
Riportato da Team Air Net, 23 Agosto 2024 | Autrice Dott.ssa Alessia Petrilli
ADHD: Comprendere e gestire il disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività
Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, noto come ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), è uno dei disturbi del comportamento più comuni tra i bambini e gli adolescenti. Caratterizzato da sintomi di disattenzione, iperattività e impulsività, l’ADHD può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana dei giovani, influenzando le loro prestazioni scolastiche, le relazioni sociali e il benessere emotivo.
Indice dei contenuti
Sintomi e Diagnosi
I sintomi dell’ADHD si dividono in due categorie principali: disattenzione e iperattività-impulsività.
– Disattenzione: difficoltà a mantenere l’attenzione su compiti o attività, frequenti errori di distrazione, difficoltà nell’organizzazione di oggetti necessari per compiti o attività, eccessiva distrazione da stimoli esterni e difficoltà a seguire istruzioni.
– Iperattività-impulsività: irrequietezza, difficoltà a rimanere seduti, eccessiva loquacità, difficoltà ad aspettare il proprio turno, interruzioni frequenti nelle conversazioni o nei giochi degli altri, e comportamenti impulsivi senza considerare le conseguenze.
La diagnosi di ADHD viene solitamente effettuata da uno psicologo o psichiatra infantile attraverso una valutazione completa che include l’osservazione del comportamento del bambino, interviste con i genitori e gli insegnanti e l’uso di questionari specifici. È importante che la valutazione consideri vari contesti, come la casa e la scuola, per ottenere un quadro accurato del comportamento del bambino.
Cause dell’ADHD
Le cause dell’ADHD non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che una combinazione di fattori genetici, neurobiologici e ambientali possa contribuire allo sviluppo del disturbo. Studi hanno evidenziato che l’ADHD può essere ereditario, con una maggiore probabilità di manifestarsi se uno o entrambi i genitori hanno il disturbo. Inoltre, anomalie nella struttura e nella funzione del cervello, in particolare nelle aree coinvolte nella regolazione dell’attenzione e del comportamento, possono essere associate all’ADHD.
Trattamenti e Gestione
La gestione dell’ADHD richiede un approccio multimodale che combina interventi psicologici e comportamentali.
La terapia comportamentale può aiutare i bambini a sviluppare strategie per gestire i sintomi dell’ADHD. Questa terapia spesso coinvolge l’insegnamento di abilità sociali, tecniche di gestione del tempo e strategie di organizzazione.
Le scuole possono svolgere, tramite supporto scolastico, un ruolo fondamentale nella gestione dell’ADHD, fornendo adattamenti e supporti specifici per gli studenti che ne necessitano. Questi possono includere tempi extra per le verifiche, compiti personalizzati e l’uso di strumenti tecnologici per facilitare l’apprendimento.
I genitori di bambini con ADHD possono beneficiare di programmi di formazione che li aiutino a comprendere meglio il disturbo e a sviluppare strategie efficaci per gestire i comportamenti problematici a casa.
Conclusione
L’ADHD è un disturbo complesso che richiede una comprensione approfondita e un approccio funzionale per la sua gestione. Con il giusto supporto e trattamento, i bambini e gli adolescenti con ADHD possono imparare a gestire i loro sintomi e a raggiungere il loro pieno potenziale. La consapevolezza e l’educazione riguardo all’ADHD sono essenziali per garantire che i giovani con questo disturbo ricevano il sostegno necessario per una vita equilibrata e soddisfacente.
Dott.ssa Alessia Petrilli
Laureata in scienze della formazione e del servizio sociale con indirizzo “educatore”