
Riportato da Team Air Net, 17 Aprile 2025 | Dott.ssa Chiara Chiummiento, Dott.ssa Milena Battista
Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP)
Il disturbo oppositivo provocatorio (DOP) è un disturbo comportamentale che si manifesta principalmente durante l’infanzia e l’adolescenza. È caratterizzato da un serie di comportamenti ostili, negativi e provocatori che compromettono la qualità delle relazioni sociali, scolastiche e familiari. L’elemento chiave di questo disturbo è un “comportamento interpersonale contraddistinto da irritabilità e provocazione”. A differenza del Disturbo della Condotta (DC), i bambini con DOP non violano ripetutamente i diritti degli altri in modo consapevole e spesso non mostrano la consapevolezza di malattia.
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Caratteristiche principali
I bambini e gli adolescenti con DOP hanno difficoltà nel controllo delle emozioni e del comportamento e mostrano frequentemente:
–OPPOSIZIONE ALLE REGOLE: rifiutano di seguire regole imposte dagli adulti o si oppongono a richieste legittime.
-COMPORTAMENTO POLEMICO/PROVOCATORIO: tendono a irritare o disturbare gli altri, litigano spesso con gli adulti o con persone che rivestono ruoli di autorità.
–FACILITA’ ALLA COLLERA: si arrabbiano facilmente e manifestano rabbia in maniera intensa.
-ATTRIBUZIONE DI COLPE: spesso danno la colpa agli altri per i propri errori o comportamenti inappropriati.
–VENDICATIVITA’: possono mostrare atteggiamenti rancorosi o vendicativi nei confronti di coetanei o adulti.
La diagnosi di Disturbo Oppositivo Provocatorio è clinica e si basa sull’osservazione dei comportamenti e sulla raccolta di informazioni anamnestiche dai familiari. È necessario che siano presenti almeno quattro dei sintomi sopraelencati per un periodo di almeno sei mesi, devono manifestarsi con una frequenza e intensità maggiori rispetto a quanto considerato normale per l’età, il genere e la cultura dell’individuo e influire negativamente su almeno due ambiti della vita quotidiana (ad esempio casa e scuola).
La gravità del disturbo viene definita in base al numero di contesti in cui si manifestano i sintomi:
- lieve (un contesto),
- moderata (almeno due contesti),
- grave (tre o più contesti).
Valutazione diagnostica
La valutazione diagnostica viene effettuata da uno specialista della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra, attraverso colloqui clinici e osservazione del comportamento. Non esistono test specifici per diagnosticare il DOP. Tuttavia, per raccogliere informazioni dettagliate sul comportamento del bambino, la storia familiare e l’ambiente scolastico, possono essere utilizzate interviste cliniche con il bambino, i genitori e gli insegnanti. Inoltre, possono essere utili alcune scale di valutazione per identificare i comportamenti associati al disturbo, come la Child Behavior Checklist (CBCL), le Conners’ Rating Scales e l’Eyberg Child Behavior Inventory (ECBI).
Il DOP si presenta spesso in “comorbidità” con altre condizioni neuropsichiatriche, tra cui:
- Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) (si stima che circa il 60% dei bambini con ADHD presenti tratti oppositivo-provocatori).
- Disturbo della condotta (DC).
- Disturbi d’ansia e Disturbo depressivo maggiore.
- Disturbo da uso di sostanze.
- Disturbi dell’apprendimento (DSA).
Cause e fattori di rischi
I primi sintomi di un DOP appaiono solitamente durante l’età prescolare e raramente oltre la prima adolescenza. Prima della pubertà, i maschi sono molto più colpiti delle femmine; dopo la pubertà, questa differenza tende a diminuire.
Non esiste una singola causa, ma il DOP è spesso il risultato di una combinazione di diversi fattori:
- Genetici: una predisposizione familiare a disturbi dell’umore o comportamentali.
- Ambientali: un ambiente familiare instabile, conflitti frequenti o stili educativi rigidi e incoerenti.
- Psicologici: difficoltà nella regolazione emotiva o nell’elaborazione delle frustrazioni.
Trattamento
Un intervento precoce è cruciale per prevenire l’aggravamento del disturbo. Le opzioni terapeutiche più comuni includono:
- Terapia cognitivo comportamentale
- Terapia familiare
- Supporto scolastico
Il disturbo oppositivo provocatorio può avere un impatto significativo sulla vita bambino e delle persone che lo circondano, ma con il giusto supporto e trattamento, è possibile migliorare significativamente il benessere e le relazioni del giovane.
Se non trattato in tempo, il Disturbo Oppositivo Provocatorio ha un’evoluzione negativa. Frequentemente, tale disturbo può evolvere in un Disturbo della Condotta in adolescenza o in un Disturbo di Personalità Antisociale in età adulta.
Dott.ssa Chiara Chiummiento – Laureata in chimica
Dott.ssa Milena Battista – Laureata in Scienze del Turismo